mercoledì 20 maggio 2009

Sveglia gente!

Eccolo è successo la nostra cara informazione (quindi il nostro amato governo!) al ritorno dell'onda non ha saputo far a meno di farci passare tutti come terroristi e "facinorosi"! SVEGLIA GENTE! Chi come me è stato/a una goccia dell'onda sa che non è così! A proposito vi copio anche l'editoriale de "il manifesto" che ieri parlava proprio dei fatti di Torino. Mi raccomando... INFORMATEVI!


il manifesto 19/05/2009
EDITORIALE | di Marco Bascetta
SPETTRI AL CASTELLO
Sono in molti, dagli esponenti del Pdl e della Lega a sindacalisti di polizia, a gettare benzina sul fuocherello di Torino, dopo che le forze dell'ordine hanno risposto con cariche e fermi a una contestazione studentesca a base di gavettoni e uova. E sono pochi, a sinistra, a opporsi a questo clima di intimidazione e istigazione alla repressione contro i manifestanti. C'è da augurarsi che il Pd trovi almeno il coraggio di respingere quella sorta di richiamo all'unità nazionale contro gli studenti dell'Onda che proviene dalla destra. Un insignificante esponente del Pdl, dopo aver agitato a vanvera lo spettro delle banlieues, mette in guardia istituzioni, partiti e sindacati dai «professionisti del conflitto». È l'espressione illuminante di una distanza siderale tra mondi diversi, tra logiche incompatibili. I professionisti di una politica che ha bandito il conflitto e ridotto all'osso i contenuti stessi della dialettica democratica (le cui vuote finzioni continuano invece a prosperare sul piccolo schermo) si specchiano in questi colleghi antagonisti immaginari.
Ciò che nella realtà si va producendo è di segno diametralmente opposto. Il confronto con queste accademie simboliche dei poteri globali, come il G8 sull'università (nei fatti più inconcludenti della più caotica assemblea studentesca) è agito in prima persona da soggettività politiche in movimento, in questo caso gli studenti dell'Onda, scavalcando la mediazione di partiti, sindacati, associazioni, nonché del notabilato altermondialista. Si tratta qui di mettere le retoriche dello sviluppo sostenibile (soprattutto in Europa, che negli Usa qualche elemento di concretezza si lascia vedere) a confronto con lo smantellamento sistematico dell'istruzione pubblica, con la chiusura di interi comparti della ricerca, con lo sfruttamento selvaggio del lavoro precario, con la grettezza di un mondo delle imprese che sul futuro non scommette una lira. Per non parlare di un ceto politico alla ricerca del consenso più immediato e irriflesso, costi quel che costi. A imporlo, questo confronto, sono i soggetti che ne vengono quotidianamente travolti e che hanno sperimentato quanto aspro sia il «conflitto d'interessi» che si svolge nel mondo della formazione e del sapere, che rompono il gioco dell'interesse privato camuffato da bene comune.
Nelle dichiarazioni degli esponenti del governo, nell'infastidita indifferenza del centrosinistra e nel conseguente comportamento delle forze di polizia c'è tutto l'odio delle rappresentanze politiche per quelle forze sociali, politicamente avvertite, che non intendono lasciarsi rappresentare, ma neanche farsi mettere da parte. Contro costoro si agitano irresponsabilmente spettri (anni '70, terrorismo, banlieues in rivolta), si fomentano divisioni, si diffondono paure, si sfoderano i manganelli, come è avvenuto ieri a Torino. Nonostante questo migliaia di studenti arriveranno oggi nel capoluogo piemontese, ben più concreti e indipendenti dei tecnocrati accademici asserragliati nel castello del Valentino, chiamati a recitare i mantra della razionalità globale di cui i poteri politici ed economici, una volta esaurita la rappresentazione, allegramente si infischieranno.

4 commenti:

Sara ha detto...

Parlando da goccia... l'onda che conosco io è bella, compatta, colorata... ma soprattutto PACIFICA!
Spero che nessuno abbia dimenticato la famosa intervista di Cossiga dello scorso novembre.
In caso contrario, rinfrescatevi la memoria...

http://blog.libero.it/solmerapuit/5732484.html

Dopo affermazioni del genere di un EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA... direi che non c'è altro da aggiungere.

Unknown ha detto...

Parlo da studente, e da studente di Pesaro.
Tutti ci ricordiamo che manifestare è un diritto, per il quale oltretutto tante persone sono morte, e pensando a queste persone credo che nessuno possa permettersi di difendere una parte (sottolineo per evitare fraintendimenti , UNA PARTE) che cerca lo scontro, che fa casino.
In Italia abbiamo gia molti delinquenti in luoghi che non competono loro, ma quando uno manifestante ha in mano un estintore, una mazza da baseball, un sasso, il volto coperto..NON è un manifestante, ma un DELINQUENTE
Difendere queste persone è come legittimarle, scordandoci, come sopra detto, delle persone morte per permetterci di manifestare i nostri dissensi.
Questa onda-impazzita tira i sassi nascondendosi in mezzo alla folla.

Sara ha detto...

Nessuno (almeno io) li difende... anzi!! Quello che non voglio che venga fatto è fare di tutta l'erba un fascio...
E' vero che alcuni si sono comportanti da delinquenti, ma non è perchè una piccola parte dell'onda si è presentata a volto coperto e armata (soprattutto di cattive intenzioni) si debba mettere in discussione quello che l'onda è... o che comunque sarebbe senza certi elementi!

PS: Rimane il sospetto che ho espresso nel primo commento...

Mengu ha detto...

Anche io nel mio post non volevo certamente difendere i violenti... Certo se tiro uova (parlo del primo giorno!) e te mi carichi... qualche sospetto sull'operato della polizia mi potrebbe venire... essendo anche un po' ultras e conoscendo un po' da dentro questi meccanismi posso anche dire che la polizia non sembra sempre voler evitare gli scontri... (COSSIGA DOCET!)
Comunque non voglio difendere chi tira un sasso, anzi credo che siano quelli che rovinano i movimenti... e che mettono in cattiva luce i movimenti stessi e poi si sa come vanno a finere queste cose LA CATTIVA INFORMAZIONE che gira in Italia ci marcia e veniamo tutti dipinti come TERRORISTI FACINOROSI!